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HIMALAYA | Il Trekking con il Passo più alto del Mondo

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Annapurna (Himalaya): le tappe del percorso trekking con il passo più alto del mondo

Post di Raffaele Giordano – In giro per il Mondo

 

Bhulbhule (820m) – Ghermu (1130m) – Tal (1700m)

Un cartellone mi regala il benvenuto nell’area dell’Annapurna [ndr: massiccio montuoso dell’Himalaya situato in Nepal centrale], controllo permessi e sono dentro !.
La prima giornata percorro 15 chilometri, attraverso risaie, villaggi, capanne e fattorie, costeggiando per lunga parte del tempo il fiume Marsyangdi.
Lo spettacolo della natura mi lascia a bocca aperta ad ogni cascata che incontro, questa valle è stupenda e potevo partire meglio.
Raggiungo Ghermu un villaggio da 4 strutture al massimo. Tutti dormono mentre io me ne stò in giardino ad ascoltare i suoni della natura, Il fiume mi rilassa e crollo.
Gli scenari non cambiano, ancora cascate, ponti sospesi e minuscoli villaggi.
La giornata è stata dura, lo zaino con i suoi 10 chili comincia a farsi sentire.
Qui la marijuana cresce liberamente.
Raggiungo Tal a 1700 metri d’altezza, finalmente una doccia calda, si festeggia la giornata con riso patate e lenticchie… abbiamo modo di rilassarci.

 

Tal (1700m) – Kurung (2700m) – Kurung (2700m) – Dhikur Pokhari (3060m)

I paesaggi variano, ho superato la zona rocciosa e ora sono circondato da pini.
Lungo il percorso gli scenari si fanno spazio tra una montagna e l’altra, attraverso piccoli villaggi e già riesco a vedere una punta da 7000 metri completamente innevata, resto paralizzato e un sorriso mi si allarga sul viso.
Altri 15 chilometri di cammino per raggiungere i 2700 metri d’altezza.
Il villaggio dove passo la notte è di appena 3 famiglie, una di queste ospita e prepara cibo locale.
Doccia e fuori a vederele stelle, è meraviglioso !
I contorni degli alberi tagliano la notte regalandomi una scena da film…
Riso patate e lenticchie, si festeggia anche questa sera !
Sveglia alle 6 con il termometro che segna -5 gradi.
Non è stata facile nemmeno oggi, il ritardo accumulato mi costringe a fermarmi a 3060 metri. La sera solito riso con patate e lenticchie, tè bollente e tante risate.

 

Dhikur Pokhar (3060m) – Manang (3540m) – Manang (3540m) – Ice Lake (4260m)

Oggi mi aspettano 20 chilometri.
Bandierine, monasteri e ruote tibetane mi danno il benvenuto nell’aria di Manang.
Comincia a nevicare quando manca ancora un ora per raggiungere Manang, qui mi fermerò un giorno in più così da visitare il lago ghiacciato e dare la possibilità al corpo di acclimatarsi.
Che spettacolo questa nuova esperienza !
Immergersi da soli nella natura selvaggia e ammirare tra i paesaggi più belli del mondo… è una cura meravigliosa.
Non so come abbia fatto, è stata dura. La giornata di oggi doveva servire ad acclimatare il corpo, ho raggiunto il lago ghiacciato a 4635 metri, il mio record personale ! Il villaggio di Munghi conta poche anime, ma i due monasteri e le stupe tibetane gli donano un fascino unico.
Che bella sensazione.
Da 3540 a 4260 metri d’altezza, impiego 20 minuti ogni 100 metri, è quasi una scalata, stringo i denti per darmi forza mentre il vento gelato mi taglia il viso.
È stata una giornata “test” per il mio corpo e la reazione mi preoccupa un pò, il peso delle gambe sembra triplicato così da rendermi subito affaticato.
Rientro nel villaggio di Manang per una cioccolata bollente vicino al camino, fuori nevica in una maniera incredibile… lo scenario perfetto !
Mi sento benissimo.

 

Manang (3540m) – Churi Ledar (4200m) –Churi Ledar (4200m) – Thorang H. Camp (4800m)

Giornata piacevole, siccome i chilometri da percorrere sono solo 8 posso partire con calma. Lo scenario che mi si presenta a queste altezze é completamente roccioso e pieno di arbusti secchi. Il dislivello é di 700 metri e in questo pezzo di mondo dimenticato da dio incontro un anziano che vende teschi di Yak e di Bufalo, mi regala dell’ hashish prodotto a mano da lui stesso e ci salutiamo.
Raggiungo Ledar, doccia bollente e fuori ad ammirare le stelle a 4200 metri, di fronte a me ho uno spettacolo di tredici punte che vanno dai 6000 agli 8000 metri!
Sveglia alle 6 e si parte per il rifugio più alto, l’ High Camp di Thorang a 4800 metri.
Credo di non aver mai sofferto così tanto il freddo e la fatica per raggiungere un rifugio.
Una dura salita, quasi una scalata per meritarmi una stanza in pietra e legno, fuori c’é una tempesta di neve che non lascia vedere niente e io mi trovo a 4800 metri sopra ogni cosa, scene che ho visto solo nei film.
Otto giorni di pura fatica per raggiungere un sogno che si trova a solo 3 ore da qui.
Altri trekker hanno un viso rosso e sono altamente preoccupati, io fatico a respirare ma niente panico, devo prendere il controllo della situazione e stare calmo.
A letto alle 8 di sera dopo un buonissimo (ma solito) riso lenticchie e patate, doppia razione, doppia coperta, piumino e cappello…questanotte la temperatura raggiungerà i -50 gradi.
Che esperienza !!!

 

Thourong H. Camp (4800m) – Thourang La Pass (5416m) – Muktinath (3750m)

Il grande giorno è arrivato !
Il dolore alla testa dovuto all’altezza mi ha fatto riposare appena un’ora, sono le 4 del mattino ed è tutto ghiacciato.
Tre ore mi dividono dal passo più alto del mondo valicabile senza scalata…

 

Raffaele Giordano – In giro per il Mondo

 

 

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Autore dell'articolo: Valigia a Colori

Amo incredibilmente viaggiare, esplorare, conoscere, incontrare. Viaggio per dare forma ai miei sogni e mi piace raccontare il mondo che incontro o che vorrei scoprire con immagini, parole, emozioni.

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