I cenote sono sicuramente tra le attrazioni naturali più affascinanti del Messico. La penisola dello Yucatán ha innegabilmente splendide spiagge intorno a Cancún, Playa Del Carmen e Tulum. Ma se desiderate sfuggire alle spiagge affollate, potete rifugiarvi in un mondo sotterraneo segreto di piscine turchesi dove i Maya comunicavano con gli dei.
In questi luoghi nascosti, potrete nuotare in acque cristalline ricche di minerali tra caverne magiche o sotto un cielo incorniciato dalla giungla, perdendovi in una dimensione quasi surreale.
I cenotes sono delle piscine naturali formate dal crollo della roccia calcarea porosa, che rivela un mondo sotterraneo segreto e pieno di fascino e mistero. I Maya veneravano i cenotes perché erano una fonte d’acqua nei periodi asciutti; infatti, il termine cenote significa appunto “pozzo sacro”.
I Maya collocarono i loro villaggi attorno a questi pozzi spirituali e credevano che fossero un portale per parlare con gli dei. Oggi è ancora possibile capire perché i cenotes abbiano tenuto in soggezione i Maya. Nuotare nelle acque incontaminate è come tuffarsi nella preistoria. Un quadro quasi surreale dove alberi giganteschi e viti tropicali ornano le pareti selvagge di questi pozzi misteriosi illuminati dall’alto dai raggi di sole.
La maggior parte dei cenotes ha acqua dolce che è stata meticolosamente filtrata dalla terra, rendendoli così chiari e puri da lasciar intravedere i piccoli pesci che nuotano tra le meravigliose piante sottostanti. Gli amanti della fotografia subacquea saranno sicuramente entusiasmati dalle acque talmente limpide da regalare scatti perfetti ricchi di dettagli, sfumature e colori. Allo stesso tempo i cenotes ospitano una varietà di alghe ricche di vitamine e minerali che nutrono e proteggono la pelle. Impossibile quindi rinunciare ad un tuffo.
Cenote Yokdzonot, vicino a Chichén Itzá
Il Cenote Yokdzonot è poco conosciuto. C’è un altro cenote più famoso a 10 minuti di auto dalle piramidi Maya di Chichén Itzá, ma il Cenote Yokdzonot è a soli 10 minuti più avanti, tanto quanto basta per non essere invaso da folle e autobus turistici.
A Yokdzonot è davvero possibile ritrovarsi da soli a fare il bagno in splendide acque dolci, circondati da piccoli pesci che si muovono sotto di voi mentre vi lasciate incantare dalle viti della giungla e un colibrì galleggia vicino a voi.
Mentre scendete in acqua, notate come i sentieri circostanti e ogni pietra del sentiero sono stati accuratamente posati a mano.
Cenote Dos Ojos, vicino a Tulum
Il nome Cenote Dos Ojos significa “cenote due occhi” e descrive le due pozze d’acqua di questo cenote: una blu e chiara, l’altra scura e cavernosa. Entrambi i cenote sono ben tenuti ma è l’occhio nero che attira maggiormente l’attenzione, per lo snorkeling praticamente privo di luce.
Le attrezzature da sub in affitto presso il cenote includono una torcia per creare la luce sufficiente per vedere le stalattiti mentre risalite per pochi centimetri a galla. Si tratta di un posto piuttosto angusto e claustrofobico, sicuramente non è per tutti, ma è esaltante vedere fasci di luce attraversare le limpide acque sottostanti.
È possibile fare snorkeling anche nell’altro cenote, ma è tutto molto diverso: lì, mentre guardate attraverso l’acqua cristallina, la luce del sole inonda il mondo sotterraneo, il corpo si rilassa e il tempo scorre lentamente. Al Cenote Dos Ojos è anche possibile camminare attraverso grotte asciutte e vedere i pipistrelli tra le stalattiti.
Se avete in programma quindi un viaggio in Messico, non perdetevi queste due incredibili tappe.
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