Il Malawi e il Gule Wamkulu
di Daniele Dronelius Giannotta
Quando davvero desideri qualcosa, l’universo cospira perché tu possa ottenerlo. Sì era fatto troppo tardi per raggiungere Dezda prima del tramonto, così abbiamo chiesto in giro se ci fosse un motel a Lobi. Un ragazzo a caso ci ha consigliato di andare a Tete così abbiamo cambiato rotta. Poi vicino all’incrocio di Tete abbiamo visto un mostro, e poi uno spirito senza volto, poi un circolo affollato di persone… Ci siamo avvicinati, un po’ intimiditi… Ci hanno fatto entrare, con tutte le bici, quasi assorbiti da un organismo vivente… tutti ci fissano, anche gli spiriti. È un Gule Wamkulu, gli spiriti si combattono e si sfidano in balli simbolici…
Il Gule Wamkulu è il rovescio del mondo. Ogni elemento della realtà ha il suo doppio, letteralmente tutti… La madre, il cane, l’elicottero, il colonialista britannico con il naso rosso e la faccia bruciata…
Il Gule Wamkulu spiega il mondo attraverso i suoi fantasmi, dà risposte complesse ai misteri della vita e della morte… È una cosa seria, per essere veicolo per gli spiriti bisogna passare attraverso un’iniziazione nella società segreta, così segreta che si può essere uccisi solo per averne parlato. Ecco perché gli antropologi ne sanno ancora molto poco.
Quando i primi coloni arrivarono in Malawi, naturalmente, cercarono di vietare questa “cosa diabolica”… Ma, come molto spesso accade con i cattolici, finirono per mescolare elementi della mitologia cristiana nella pratica sciamanista: la grande madre divenne Maria, il colone bianco San Pietro e così via.
È in questo modo che i momenti più importanti della vita della comunità, matrimoni, funerali, nuovi capi eccetera, assumano un triplo significato, esistente in tre diversi mondi: il piano materiale, la fede cristiana e il mondo degli spiriti tradizionali.
La sensazione di ostacolare la cerimonia, tuttavia, ci ha reso nervosi. Da alcune persone siamo stati accolti come ospiti, ma per altri siamo intrusi. Siamo rimasti circa 30 minuti, ci sarebbe piaciuto restare per sempre ma non volevamo rovinare la cerimonia con la nostra presenza e le nostre bici ingombranti. Abbiamo sperimentato ciò che volevamo davvero sentire… È stato intenso e sorprendente, questi sentimenti non ci lasceranno mai… Speriamo di tornare, un giorno, nel cerchio.
Se volete saperne di più: https://cycloscope.net/gule-wamkulu-malawi









