Viaggio in Niger, tra carovane nel deserto e la festa della bellezza
di Dino Sgarbi
Un viaggio nel Tenerè, una ampia area del Sahara dove si possono ancora incontrare le ultime Azalai, le carovane del sale, e poi nella brousse alla ricerca dei nomadi Wodaabè. [ndr: I Wodaabe (o Bororo) sono una sub-etnia e vivono una vita nomade nell’Africa centrale. Il nome dispregiativo “Bororo” significa “pastori in stracci”, ed è stato coniato dalle tribù vicine].
Giacché nomadi, i Wodaabe si spostano con il loro bestiame e vivono in capanne di rami.
Ogni anno questi pastori portano le loro mandrie a pascolare in quelle zone perché l’erba fresca, dopo le poche piogge, contiene molto sale energetico per gli animali. Questo è un momento importante per le varie tribù perché si intrecciano nuovi legami, si rinnovano o rinsaldano amicizie ed affetti. E’ il momento della grande festa della bellezza, il Guérewol.


La particolarità di questa festa è che sono i ragazzi a farsi belli, a vestire tuniche colorate, indossare monili, truccarsi il volto perché spetta alle giovani donne la scelta del compagno. Le ragazze, al culmine della festa, accompagnate dai capi cerimonia, con un semplice gesto della mano scelgono il compagno. Da questa scelta può derivare una notte di passione, una settimana d’amore o una vita assieme. Noi siamo rimasti solo 4 giorni perché avevamo finito l’acqua da bere ( la loro non è per noi bevibile) , ma lo spettacolo che abbiamo visto è stato indimenticabile.

* Foto di copertina di Dino Sgarbi
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