500 Giorni in giro per il Mondo
Post di Raffaele Giordano – In giro per il Mondo del 12/04/2019
Dopo 500 giorni decido di guardarmi allo specchio, fissare gli occhi fino a scrutare la luce in fondo alle pupille.
Le lacrime percorrono la circonferenza senza strabordare fuori.
Si percepisce la potenza di queste emozioni solo a guardarle.
Video Credit: Raffaele Giordano – In giro per il mondo
Fisso il viso e sento il calore delle mani, le carezze di tutte le famiglie che mi hanno accolto.
L’amore che ogni madre darebbe ad un figlio, la protezione che ogni padre garantirebbe, tante mani tese che mi hanno aiutato ad arrivare dall’altra parte del continente.
Certo! Sono una persona che non riesce a stare ferma, questo l’ho sempre riconosciuto. Difficilmente riuscivo ad adattarmi a certe regole, soprattutto quelle che provavano ad uniformarmi.
Ci ho provato!
Facevo parte de quella schiera di “alleati”, quelli caduti ormai nella routine di un sistema senza un apparente via d’uscita.
Lavoro – Casa – Famiglia era la formula segreta più ambita.
No! È una formula che non mi dà la possibilità di esprimermi.
Sapere poi che è per tutta la vita ti fa sembrare tutto scontato fino alla fine dei nostri giorni, questa è una pazzia!
Si ci ho provato! Ma non mi rende felice.
Tutto qui.
L’avventura che può dare una vita in viaggio mi ha sempre fatto sognare ad occhi aperti, sognare mi ha stimolato a lavorare su me stesso.
Ho dato retta a quella voce interna che continuava a turbarmi, quella voce però parlava con sincerità e per tanti anni l’avevo ignorata, perché?
Continuavo a sentirmi male vivendo controcorrente, faticavo nel tentativo di zittire la mia anima che scalciava, chiedeva di venire fuori e correre libera.
Ho fatto di quella voce la mia amica inseparabile.
Questi 500 giorni mi hanno messo alla prova, sono stati parte fondamentale della mia evoluzione su questa terra.
In giro viaggiando per i paesi del mondo affidando tutto a me stesso.
Ovvio che niente mi è stato regalato o piovuto dal cielo, sono i risparmi di un lavoro ripetitivo e costante, pomeriggi interi a tentare invano di pianificare, raccogliere informazioni e vedere finalmente lo zaino pronto.
Notti insonne dove vedevo combattere l’adrenalina che toccava i massimi livelli storici, con attimi dove la paura si faceva spazio venendomi a ricordare la sua presenza. Erano ormai attimi brevi, ero pronto a partire, la prima paura era stata sconfitta, ero pronto a perdermi e ritrovarmi nel mondo.
Non è l’unico prezzo da pagare, oltre le paure e i sacrifici bisogna lasciare la famiglia, gli amici, dover lasciare andare le persone che ami.
Per risparmiare si viaggia su treni scomodi e bus notturni, ci si ritrova a dormire in capanne con ragni e zanzare pronte a banchettare sul tuo corpo, a passare notti in dormitori grandi qualche metro quadro.
Ma anche su isole paradisiache, sulla sabbia del deserto che luccica al bagliore della luna, in mezzi abbandonati, oppure in una baita a 5000 metri d’altezza mentre fuori una tempesta di neve ti fa capire quanto sei piccolo al cospetto della natura.
Ti fa sentire più vivo che mai !
Ci sono problemi che apparentemente possono farti crollare il mondo addosso, dove rialzarsi può sembrare un’impresa. Ti ritrovi poi a ridere dello stesso problema a distanza di poco tempo, dopo aver capito quanto sono ridicoli e inutili i problemi che lasciamo entrare nella nostra testa.
Si attraversano zone del mondo dove l’acqua è un lusso, dove ci si abitua anche a restare senza elettricità per giorni e giorni, materassi scomodi o addirittura stanze senza un materasso.
Persone che non hanno niente.
Tutti i problemi diventano minuscoli!
Sorridere alla vita, solo questo volevo, ora è lei che mi sorride dal primo secondo che apro gli occhi fino alla fine della giornata.
Certo che non spruzzo gioia da tutti i pori 24 ore al giorno, ho i miei momenti negativi, come tutti.
Fanno parte del percorso dell’evoluzione.
Il percorso della vita.
In questo caso si incontrano le paure, ci si mette in gioco e si cresce ancora una volta, un altro giorno qualcosa di nuovo da apprendere, che sia negativo o positivo, fa parte del percorso.
La cosa più naturale da fare è abbandonarsi totalmente alla positività che il mondo riesce a donare. Bisogna accettare quello che il percorso ci riserva, affrontando tutto con il più grande dei sorrisi.
Il rispetto che avrai per il mondo farà sì che non ti troverai mai in difficoltà.
Anche questo fa parte del viaggio.
Se accetti te stesso per come sei, se decidi di seguire la voce sincera che ti tormenta, se ti a abbandoni alle correnti dell’universo allora si, potrai raggiungere la tua migliore evoluzione.
Raffaele Giordano – In giro per il Mondo
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