Posso affermare con assoluta consapevolezza e certezza che questo viaggio attraverso le meravigliose terre argentine, è il più bello che abbia fatto e che mai farò nella mia vita.
Siamo partiti da Buenos Aires quasi 20 giorni fa e con un breve volo aereo di un paio d’ore, abbiamo messo piede nella nostra prima tappa patagonica: Trelew.
È gia primavera qui, in tutta la Patagonia, ed iniziano a migrare tutte le speci animali della penisola che daranno alla luce i loro piccolini ad inizio Gennaio. È per questo che abbiamo deciso di esplorare, noleggiando una macchina per 4 giorni, la Peninsula Valdez dove per tutto Ottobre e precisamente nella località di Puerto Piramides, arrivano tantissimi esemplari della maestosa Balena Franca Australe che abbiamo avuto la fortuna di ammirare con un’escursione di 4 ore in barca.
Altra tappa immancabile da Peninsula Valdez è stata una delle Pinguinere più grandi al mondo ovvero quella di Punta Tombo vicino Puerto Madrin che conta migliaia di Pinguini di Magellano che vivono in totale libertà e pace, monitorati e curati dall’amore delle guardie-parco. Pinguini piccolissimi e buffi (aggiungerei anche dispettosetti) che regalano emozioni uniche.
Tornati in base a Trelew percorrendo le varie Ruta argentine totalmente sterrate ed infinite, abbiamo preso un altro volo che ci ha portati nell’estrema Patagonia: Ushuaia e la Terra del Fuego.
Per i pochi che non lo sapessero, Ushuaia è riconosciuta come la “Fin del Mundo” grazie alla sua posizione di città abitata più australe al mondo.
Abbiamo potuto ammirare un bellissimo paesaggio andino totalmente innevato e grazie all’unica compagnia turistica concessionaria, ci siamo imbarcati su un traghetto che ci ha fatto navigare il Canale di Beagle ammirando paesaggi argentini e cileni e il famoso faro della fine del mondo.
Durante la nostra navigazione abbiamo avuto anche la fortuna di vedere una colonia vastissima di Cormorani e Leoni Marini. Dopo circa 4 ore di navigazione, abbiamo preso un’altra imbarcazione che ci ha condotti alla piccola riserva naturale di Isla Martillo; in questo isolotto sul quale si possono fare solo 40 ingressi al giorno vivono oltre ai Pinguini di Magellano, i più famosi Pinguini Papua e poi sarà stata la fortuna ma sulla stessa isola, abbiamo potuto ammirare il rarissimo esemplare di foca Leopardo.
La tappa successiva, raggiunta sempre in volo, è stata El-Calafate, cittadina a pochi km dalla famosa El-Chalten o Fitz Roy e dal più conosciuto Perito Moreno. La nostra visita a El-Chalten è purtroppo stata breve e di solo un giorno quindi ci siamo concessi un breve trekking e abbiamo ammirato i Condor dalla cima del suo omonimo Mirador.
Nei giorni successivi abbiamo deciso di optare oltre alla semplice visita al Perito Moreno, per una navigazione vicino a questo gigante tanto spaventoso quanto emozionante, con tanto di “Mini-Trekking” sul ghiacciaio stesso; equipaggiati con caschetto e ramponi, grazie a delle guide esperte, abbiamo scoperto le meraviglie nascoste di questo ghiacciaio perenne che ogni giorno cresce circa di un paio di metri.
Finita anche la nostra visita in queste zone, siamo volati verso, ahimè, la nostra ultima tappa: Iguazu.
Abbiamo deciso di uscire dalla Patagonia per ammirare le famosissime e patrimonio dell’Unesco, Cataratas dell’Iguazu; maestose cascate che hanno punti di vista totalmente differenti se ammirate dal Brasile o dal lato Argentino. Noi ovviamente abbiamo deciso di visitare entrambi i versanti e di certo non siamo rimasti per nulla delusi dai panorami fiabeschi.
Credo che le foto, seppur non delle migliori, parlino da sole…
La Patagonia, è un viaggio che dovrebbero fare tutti una volta nella vita!